Lode della carità divina

St. Catherine of Siena

O inestimabile, dolce carità,
chi non s'infiammerebbe
dinanzi ad un amore tanto smisurato?

Quale cuore può impedirsi di sentirsi mancare?

Tu, abisso di carità,
sembri impazzito d'amore per le tue creature,
come se non potessi vivere senza di loro,
benché tu sia il nostro Dio,
che non ha bisogno di noi.

Il nostro bene non accresce la tua grandezza,
perché tu sei immutabile;
il nostro male non ti arreca nessun danno,
perché tu sei infinita ed eterna bontà.

Che cosa ti spinge ad usarci una misericordia così grande?

L'amore

e non certo un qualche dovere o bisogno che tu abbia di noi,
infatti siamo noi i debitori colpevoli e malvagi.

Se vedo bene, o Verità suprema ed eterna,
io sono il ladro e tu sei l'impiccato per me,
perché vedo il Verbo tuo Figlio confitto ed inchiodato sulla croce,
di lui hai fatto per me un ponte,
come a me, miserabile serva, hai manifestato:
per questo mi scoppia il cuore
e non può scoppiare per la brama
e il desiderio che ho concepito in te.

— S. Caterina da Siena, Dialogo, 25
O charity sweet and inestimable,
who would not be inflamed
before a love so immense?

What heart could keep itself from feeling faint?

O abyss of charity,
you seem mad with love for your creatures,
as though you could not live without them --
even though you are our God,
who has no need of us.

Our goodness cannot increase your greatness,
because you are unchangeable;
our wickedness cannot cause you any damage,
as you are infinite and eternal goodness.

What moves you to treat us with such great mercy?

Love

and certainly not some debt or need that you have of us,
indeed it is we who are the wicked and culpable debtors.

If I see rightly, O supreme and eternal Truth,
I am the thief, while you were hung for me!
For I see the Word your Son
bound and nailed on the cross:
from him you have made for me a bridge,
as you have shown me, your miserable servant:
because of this my heart bursts within me
yet it cannot burst for the longing
and the desire I have conceived of you.

— St. Catherine of Siena, Dialogue, 25